Fondazioni bancarie e sviluppo locale

 

 

Il nuovo assetto normativo delle Fondazioni bancarie e la forte crescita delle risorse a loro disposizione, generate dalla dismissione di una parte delle partecipazioni nelle aziende bancarie, creano una situazione nuova. A Torino, in particolare, per le due grandi fondazioni - Compagnia delle Opere S.Paolo e Fondazione CRT - si aprirà un campo di scelte, riguardo alla finalizzazione dell’impiego delle risorse e ai modi con cui le fondazioni si rapporteranno con i soggetti che definiscono le politiche locali, che avrà sicuri riflessi sulla città.

 

Il convegno ha l’obiettivo - riepilogate le novità della legge e fatto il punto sull’attuale assetto delle fondazioni piemontesi, nonché sulle loro consolidate politiche di spesa - di riflettere sulle possibili strategie di gestione delle risorse e di sottoporre all’attenzione delle Fondazioni, degli Enti Locali, delle forze sociali e politiche una proposta della CGIL rispetto agli obiettivi e ai metodi di spesa che essa riterrebbe utile le fondazioni assumessero.

 

La CGIL è convinta che l’uso delle risorse debba essere orientato prevalentemente allo sviluppo sociale ed economico dell’area di radicamento originario delle fondazioni, attraverso modalità che evitino di immobilizzare ingenti capitali in interventi diretti di gestione di attività, ma che incentivino in modo efficace la crescita di imprese vecchie e nuove attraverso la creazione e il rafforzamento di strumenti a sostegno della diffusione di innovazione tecnologica e organizzativa e della riqualificazione delle risorse umane (anche connesse alle trasformazioni che coinvolgono scuola e università). In questo senso potrebbero essere valutati progetti finalizzati:

- alla costruzione di una banca dati e di una rete per il trasferimento della ricerca tecnologica dai grandi centri di ricerca cittadini alla piccola e media impresa;

- all’allestimento di interventi formativi per la gestione delle politiche pubbliche, anche rivolti al privato-sociale attraverso servizi di consulenza, formazione e qualificazione a livello imprenditoriale di operatori e managers di imprese ed associazioni no-profit operanti nell’ambito del risanamento ambientale e dei servizi alla persona.

La CGIL ritiene inoltre che interventi di così grande rilevanza vadano coordinati e armonizzati - attraverso vari strumenti di contatto e confronto con le amministrazioni e gli attori locali - con le politiche locali, in modo da raggiungere il massimo dell’efficacia nell’impatto sullo sviluppo locale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fondazioni bancarie e sviluppo locale

 

Venerdì 24 ottobre 1997

 

Centro Congressi Torino-incontra

Sala Einaudi

 

Mattino

h. 10 - inizio dei lavori

 

Idee e priorità nel rapporto con il territorio

 

Roberto Di Monaco - Direttore IRES L.Morosini

Pietro Marcenaro - Segretario Generale CGIL del Piemonte

Cesare Annibaldi - Direttore Centrale per le politiche sociali e culturali della FIAT S.p.A.

Sergio Conti - docente di Geografia Economica presso l’Università di Torino

Giuseppe Morfino - Amministratore Unico della Fidia S.p.A.

Michele Sabatino - Presidente Regionale CNA

Dario Rei - docente di Servizi Sociali presso l’Università di Torino

 

 

h. 13 - intervallo

 

 

h. 14.30 - ripresa dei lavori

 

Politiche pubbliche per lo sviluppo e ruolo delle fondazioni

 

Tavola rotonda:

Mercedes Bresso, Presidente della Provincia di Torino;

Valentino Castellani, Sindaco di Torino;

Andrea Comba, Presidente della Fondazione CRT;

Gianni Merlini, Presidente della Compagnia di S. Paolo;

Rolando Picchioni, Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte;

Angelo Pichierri, docente di Sociologia dell’Organizzazione presso l’Università di Torino.

Dario Rei - docente di Servizi Sociali presso l’Università di Torino

 

 

h. 17.30 - conclusione dei lavori

 

Interverrà nel corso dei lavori

Filippo Cavazzuti - Sottosegretario al Tesoro