COMITATO SINDACALE

SALUTE E SICUREZZA

SanPaolo Imi Spa

 

NESSUNA NOVITA’ SUL FRONTE AZIENDALE:
NELLE FILIALI NON CI SONO VIDEOTERMINALISTI

 

Nelle scorse settimane, l’Azienda ha reso noti i dati (che riportiamo nella tabella seguente) relativi alle visite che, a cura del medico competente aziendale, sono state effettuate nei confronti di quei lavoratori che, secondo le… rilevazioni aziendali, risultano adibiti all’uso di VDT per almeno 20 ore settimanali (anche non consecutive) e quindi da sottoporre a sorveglianza sanitaria ai sensi della D.Lgs. 626/94..

SORVEGLIANZA SANITARIA 2003

 

Totale lavoratori sottoposti a visita di idoneità

615

Idonei

531

Idonei con prescrizioni/consigli, di cui

84

   
si prescrive visita medica periodica e visita specialistica oculistica tra 2 anni

3

si prescrive visita medica periodica anticipata ad 1 anno

9

si prescrive visita medica anticipata a sei mesi

1

è necessario che il dipendente possa effettuare un’alternanza posturale usufruendo di pause di interruzione dell'attività lavorativa responsabilmente autogestite

51

si consiglia l'utilizzo di lacrime artificiali sostitutive

20

   
opportunità di utilizzo di lenti correttive attualmente già in dotazione, durante l'attività comportante l'utilizzo di videoterminale

254

Dalla lettura di tali dati, per quanto non si evidenzino situazioni di inidoneità, appare evidente che il 15% dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria ha necessità di PRESCRIZIONI E CONSIGLI essendo soggetto a disturbi.

Viene quindi spontaneo porsi una domanda: se su 600 lavoratori visitati ben 84 hanno evidenziato disturbi, è mai credibile pensare che per i restanti 20000 non ci si ponga nessun problema???

Un dato emerge quindi ancor più evidente; secondo le rilevazioni effettuate dall’Azienda, su una platea di oltre 20.000 lavoratori, solo 615 utilizzano il Videoterminale per almeno 20 ore settimanali. E GUARDA CASO NESSUNO NELLE FILIALI!

La stessa rilevazione è stata da noi subito contestata poiché, al di là dell’approssimazione con cui è stata messa in opera (se ne ricorderanno bene i colleghi che sono stati soggetti del rilevamento a campione) si basa su una interpretazione delle Legge 626/94 estremamente scorretta e riduttiva.

 

La legge, infatti, contrariamente a quanto dall’Azienda disposto, tende a tutelare il lavoratore verso tutti i fattori di rischio presenti sul luogo di lavoro, oltre a

quello relativo alla vista,

ai problemi legati alla postura e all’affaticamento fisico e mentale,

e alle condizioni ergonomiche e di igiene ambientale,

ergonomia del posto di lavoro

disponendo che la valutazione debba essere operata tenendo in conto la combinazione dell’incidenza di tutti i fattori di rischio riscontrati, in modo da conteggiare nei tempi di adibizione tutte le attività loro inerenti. (ad esempio i tempi di risposta, l’utilizzo delle apparecchiature quali lettori di assegni, stampanti, ecc)

 

Da troppo tempo l’Azienda si sottrae ad un corretto confronto su tali temi: sono passati più di due anni da quando si è iniziata la discussione e a tutt’oggi l’Azienda è indisponibile ad affrontare la necessità di fornire una ADEGUATA TUTELA A TUTTI COLORO (e sono tanti) CHE QUOTIDIANAMENTE UTILIZZANO IL VIDOTERMINALE, al fine di garantire loro, oltre che

una adeguata sorveglianza sanitaria,

adeguati postazioni e ambienti di lavoro

e una corretta formazione/informazione.

Di fronte a tale grave situazione e dopo reiterati tentativi di aprire un confronto in Azienda, non ci rimane che assumere concrete iniziative per contrastare tale situazione: daremo pertanto corso, in modo sistematico e diffuso sul territorio nazionale, a ricorsi alle competenti autorità sanitarie e giudiziarie al fine di tutelare al meglio la salute dei colleghi.

 

Torino, maggio 2004