RISTRUTTURAZIONE DELLA RETRIBUZIONE E DEL PREMIO DI RENDIMENTO PER I COLLEGHI FUNZIONARI

Da Gennaio 2000, oltre all’aumento contrattuale previsto dello 0,20%, verrà applicata la riforma della struttura della retribuzione, fissata dal CCNL.
Funzionari e dirigenti completano così il percorso di semplificazione sulle tredici mensilità già in atto.

Nessuna novità invece c’è attualmente per quanto riguarda l’inquadramento, in quanto le norme del CCNL sui quadri direttivi, che comportano la classificazione dei funzionari in due livelli, non sono applicabili fino a quando non ci sarà l’apposito confronto con l’azienda.
Tale incontro - confronto si terrà nell’ambito del rinnovo del Contratto Integrativo.

Nelle tredici mensilità verrà compresa anche la misura definita “standard” del premio di rendimento annuo pari al 15% dell’importo annuale della retribuzione tabellare (comprensiva di stipendio che ha incorporato l’indennità direttiva + scatti di anzianità + maggiorazione di grado) stralciando l’indennità di rappresentanza contrattuale che sarà compresa d’ora in poi nella voce stipendio

Voci retributive dal 1.1.2000 su 13 mensilità:

• Stipendio, comprensivo delle attuali voci retributive:
  • Stipendio
  • Indennità direttiva
  • Indennità di rappresentanza
  • 1/13 del Premio di rendimento standard di settore (15% della retribuzione  annua ad esclusione dell’indennità di rappresentanza)
• Scatti di anzianità
• Importo ex ristrutturazione tabellare corrisponde a 1/15 dell’importo degli scatti di anzianità
• Ad personam, qualora erogati
• Maggiorazione di grado, nella misura effettivamente erogata comprensiva del 15% della maggiorazione stessa  
  

Il premio di rendimento previsto dalla contrattazione integrativa, pagato entro il 30 aprile nell’anno successivo a quello di maturazione è pari a 17,5% su:

• importo annuale della retribuzione tabellare calcolata come nel CCNL ( cioè con la sola esclusione dell’indennità di rappresentanza)
• indennità aziendale di categoria
• eventuali assegni ad personam

La differenza aziendale con il premio standard cioè il premio extrastandard, secondo la denominazione del CCNL, non sarà più attribuito ai funzionari di nomina successiva al 16 novembre (data di stipula del CCNL).
In busta paga sarà definito “ex premio di rendimento” ed è pari a:

• 2,5% dell’importo annuale della retribuzione tabellare ad esclusione dell’indennità di rappresentanza
• 17,5% dell’indennità aziendale di categoria e degli eventuali assegni ad personam

L’ex premio di rendimento mantiene le attuali scadenze e criteri di erogazione.
Per il solo anno 2000 verrà comunque erogata interamente la quota percentuale di aprile poiché di competenza dell’anno 1999.

In sintesi queste le decorrenze e le erogazioni:

• Anno 2000 = il premio aziendale essendo erogato nell’anno successivo a quello di maturazione nell’anno 2000 verrà pagato sia nella misura standard (in tredici mensilità) sia in quella extrastandard (in un’unica soluzione entro il 30 aprile 2000)

• A partire dal 2001 il funzionario percepirà la misura standard (in tredici mensilità) e la differenza aziendale entro il 30 aprile

Il Fondo Pensioni Gruppo SanPaoloImi: “zainetti”

Si è conclusa la complessa fase di calcolo delle posizioni individuali, cosiddetti “zainetti”, di ciascun iscritto al Fondo Pensioni.

Pertanto è stata aggiornato l’importo lordo di ciascuna posizione del Fondo Pensioni (nel foglio della busta paga è la casella a fianco del Trattamento di Fine Rapporto), mentre l’importo netto sarà disponibile dal prossimo mese.

Ricordiamo che nella posizione individuale sono confluiti:

• importo già indicato nel listino paga nella casella del Fondo Pensioni, che corrisponde all’accantonamento maturato nell’ex Fondo C (Fondo Integrativo del TFR) e alla capitalizzazione dei contributi del lavoratore e dell’azienda, nonché dell’apporto del TFR, versati dal 1.1.1999 nel nuovo Fondo Pensioni.
• quota derivante dalla ripartizione del patrimonio dell’Ente Previdenziale SanPaolo Prestazione “B”, che ingloba l’importo complessivo dei contributi versati dal collega e indicati precedentemente nella casella EX EPS (Art. 1,B). Ovviamente la quota individuale di ripartizione è gran lunga più elevata, poiché deve tener conto degli apporti aziendali e di tutte le rivalutazioni, nonché della garanzia dello “zoccolo minimo” per i colleghi ex BPL/BL. Il calcolo della quota, infatti, è data dal prodotto tra la retribuzione spettante al 31.12.97 (grado) e l’anzianità maturata alla stessa data, riproporzionata in base al patrimonio da suddividere.
• importo maturato, per coloro che avevano aderito, nell’Ente Previdenziale Prestazione “A” in Capitale, riportato nella precedente casella EX EPS (Prest. Cap. 1,A)
• accantonamento maturato, per coloro che avevano aderito, nell’Ente Previdenziale Prestazione “A” in Rendita, che ingloba l’importo complessivo dei contributi versati dal collega e indicati precedentemente nella casella EX EPS (Prest. Cap. 1,A), ai quali si devono aggiungere i contributi aziendali e le rivalutazioni.

E’ prevista, da parte del Fondo Pensioni, una comunicazione a tutti i colleghi iscritti di spiegazione riguardo alla determinazione delle posizioni individuali.

Ricordiamo inoltre che verranno definite in tempi brevi le modalità e le procedure per l’anticipazione della somma accantonata nella posizione individuale: fino ad allora non sarà ancora possibile farne richiesta.

Le “novità” fiscali della Finanziaria

La manovra finanziaria ha rinviato le trattenute per l’addizionale Irpef regionale e comunale, previste lo scorso fine anno, diluendole in 11 rate mensili a partire da gennaio e fino a novembre.
Mentre l’addizionale regionale è per tutti lo 0,50% dell’imponibile fiscale dell’anno scorso divisa per 11 rate mensili, l’addizionale comunale viene decisa dal comune di residenza e quindi può essere diversa per ciascun collega, andando da nessuna trattenuta fino ad un massimo dello 0,20%.

Altra novità importante della finanziaria riguarda l’alleggerimento fiscale attuato attraverso l’abbassamento dell’1% dell’aliquota IRPEF per i redditi tra i 15 e i 30 milioni (con una riduzione di tasse pari a 150.000 lire annue) e l’aumento delle detrazioni per i figli e gli altri familiari a carico (da 336.000 a 408.000 lire). L’ulteriore detrazione di 240.000 per i figli con età inferiore a 3 anni, per motivi di aggiornamento dei dati personali, verrà applicata successivamente con decorrenza dal 1.1.2000.

Torino, 7/2/99

La Segreteria di Coordinamento FISAC CGIL
SanPaolo Imi spa