Il gestore small
business è facilmente riconoscibile.
Ha lo sguardo stralunato, perso nel vuoto, non sa mai che cosa e come
fare. Normalmente parla da solo o, se è fortunato, si consiglia
continuamente con i suoi colleghi scoprendo che sono nella sua stessa
situazione.
Non parla, farfuglia, tiene la bocca semiaperta che gli dona
un’espressione curiosa.
Non capisce più il suo lavoro, ha crisi d’identità. Eppure ha a
disposizione potenti e moderni mezzi che lo dovrebbero aiutare.
La normativa a sua disposizione è molto vasta, suddivisa in numerose
circolari e manuali organizzati appositamente per tenere in esercizio il
suo cervello. Quando riesce casualmente a trovare un manuale scopre che
è composto di almeno cento pagine, scritte in modo a lui incomprensibile
e che rimandano ad un altro manuale o circolare e così via, come in una
caccia al tesoro. Alle volte incontra una frase che sembra si possa
capire. Allora si fa coraggio e prosegue la lettura quando, proprio sul
più bello, trova dei termini in inglese a lui sconosciuti. Quando ci
sono delle variazioni, non viene pubblicato un nuovo manuale, bensì
delle pagine in sostituzione in modo da esercitare la sua vena artistica
in un vero e proprio bricolage.
Il gestore small business parla con il computer. Gli pone delle domande
e spesso nascono delle incomprensioni difficile da sanare. I momenti più
emozionanti del loro rapporto sono i pallini di svariati colori ed il
rating. Per avere tutti i pallini verdi il gestore small business
farebbe qualunque cosa ma supera se stesso per ottenere un buon rating.
Quando nell’ufficio entra un cliente il gestore small business è sempre
molto teso perché già sa che non sarà in grado di rispondere alle
domande che gli verranno poste.
Il gestore spera sempre che il cliente gli chieda un’apertura di credito
di cinquemila euro e che sia provvisto di ottime garanzie perché una
richiesta diversa porterà molto scompiglio.
Lui si alza, consulta i colleghi, sfoglia manuali, cerca nel computer,
si agita e suda.
Non essendo in grado di rispondere a domande riguardanti il tasso
d’interesse, la durata del finanziamento, le garanzie (insomma il suo
lavoro) si sente molto abbattuto ed aumenta il suo farfugliare.
Il gestore small business viene spesso invitato a delle riunioni, nelle
quali non si parla mai delle cose che a lui interessano veramente.
Quando riesce a concludere una pratica il gestore small business è
incredulo ma molto felice.
Non sa bene come ciò sia potuto accadere, ma questa domanda non se la
pone, ne ha già troppe.
Strano ma vero!
Questa rubrica è dedicata alle tragicomiche avventure dei dipendenti
di Intesa-SanPaolo. Racontaci la tua storia e al pubblicheremo.
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tasso@fisac.net