Viabilità e Ambiente
Ci sono molte ragioni per cercare nuove
soluzioni a proposito dello spinoso tema della viabilità ed ambiente.
Inquinamento, tempi di viaggio ed anche l’offrire un’immagine
innovatrice al sindacato. Ma c’è di più: periodicamente veniamo a
conoscenza di qualche collega, parente od amico colpito da una nefasta
patologia. Sapere che, almeno in teoria, da una nostra iniziativa sul
tema possa scaturire un beneficio anche minimo ci impone a non restare
immobili.
L’ultima iniziativa aziendale sulla viabilità definita Mobility
Management mi ha fatto ricordare una mia vecchia proposta inoltrata nel
1995 all’allora CARIPLO che dopo incontri vari (area, azienda trasporti
torinese, FILT/CGIL) si arenò.
Si trattava di un’iniziativa sperimentale tesa a far incrementare
l’utilizzo del mezzo pubblico. Il periodo indicato era quello invernale
cioè quello più critico per le problematiche di inquinamento (targhe
alterne ecc.) con conseguente maggior attenzione da parte dei media
sull’argomento
In pratica si partiva con il monitoraggio della percentuale di
dipendenti che utilizzava il mezzo pubblico successivamente si
effettuava una convenzione, tramite il sindacato, tra l’azienda e la
locale società di trasporti che consentiva ai dipendenti dell’azienda di
utilizzare gratuitamente il mezzo pubblico per un dato periodo es. un
mese.
La banca avrebbe pagato forfettariamente un importo alla società di
trasporti per un valore indicativamente vicino alla percentuale
d’utilizzo prima monitorata ed in cambio si sarebbe consentito l’uso dei
mezzi pubblici in modo illimitato ai dipendenti. In caso di controllo
sarebbe bastato esibire il badge. Finito tale periodo veniva effettuato
un nuovo monitoraggio per quantificare gli eventuali incrementi
dell’utilizzo dei mezzi pubblici, in pratica si trattava di quantificare
quanti avevano vinto quella sorte di repulsione verso l’utilizzo dei
mezzi pubblici.
Se pensiamo alla rilevanza dell’iniziativa e quindi alla scontata
risonanza sui media ogni parte in questione avrebbe ottenuto dei ritorni
in termine di immagine.
Ad oggi una proposta tale e quale a quella suddetta apparirebbe in
teoria irrealizzabile: i costi legati ad un numero di dipendenti
nettamente incrementato rispetto al passato sarebbero proibitivi a meno
che si optasse per una piazza diversa da Torino oppure ci fossero dei
contributi esterni come Regione ecc.
Ivano D'Angelo
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Ivano D'Angelo
Autore di questo articolo, è uno dei coordinatori FISAC dell'Area
Torino, Piemonte Nord, Valle d'Aosta.
Per contattarlo: ivano.dangelo@intesasanpaolo.com
Originale di
André Franquin
per la serie
Gaston Lagaffe
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