La storia di Serafino
E così la seconda storia La prima volta che ho visto la foto di un cane sul carrellino mi sono balzati subito alla mente termini come "forzatura", "accanimento terapeutico"... e soprattutto "egoismo".
Ma poverino! “Dai Serafino corri a prendere la pallina!” gli gridavano ma niente lui era come “imborghesito”! Fu così che i miei vicini decisero di portarlo da tre veterinari diversi, non volendosi arrendere alla prognosi infausta del primo ("non resta che l'eutanasia"). Serafino all’epoca aveva solo sette anni, molti dei quali passati a correre al parco della Pellerina a Torino per riportare il “classico” pezzo di legno, o la pallina, a volte anche quella uscita dai campi da tennis nelle vicinanze!
A casa era un uragano di
vivacità e spesso stava nel cortile dove poteva correre liberamente fino
a tarda sera, coccolato e vezzeggiato da tutti i condomini. Ci vollero due settimane per arrivare alla diagnosi: mielopatia degenerativa di origine sconosciuta con sicura paresi di tutto il posteriore, probabile avanzamento progressivo verso la tetraparesi. Suggerimento...: eutanasia. Fu così che, presi da un coraggio che non ha eguali, i miei amici risposero di no e ripresero con se il povero animale riportandolo a casa!
La povera bestiola non
capiva cosa le stava succedendo e, almeno così pensavano, aveva solo
voglia di farla finita!!!
Un incubo. Fu così che poco
alla volta Valentina e Salvatore divennero come una mamma ed un papà per
il loro tenero amico a quattro zampe. Purtroppo però come ogni favola anche per Serafino e’ arrivato il finale non a lieto fine; infatti il suo periodo “a rotelle" durò circa un anno.
Poi la malattia riprese il
suo maledetto corso, nonostante il cucciolone vivesse la giornata
splendidamente ed in allegria come sempre prima di essa, e questa volta
fu - rapidamente - la fine. E anche di chi se lo e’ fatto raccontare! Ma non per Serafino!!! Perché erano riusciti a regalargli un meraviglioso anno sereno, in cui lui si era sentito un cane assolutamente "normale", un cane che ogni mattina li accoglieva con il suo classico "sorriso" da cane felice e che pur impossibilitato a muoversi, con la mente aveva sicuramente scodinzolato per ringraziare i suoi meravigliosi padroni. Valentina e Salvatore furono comunque felici perché quella loro decisione aveva potuto regalare ancora un lembo di vita giocosa al loro unico grande immenso infinito compagno di vita! Grazie per sempre Serafino, un cane con il cuore da “bambino”! Orlando Lentini [Per commenti all'articolo: tasso@fisac.net] |
Orlando Lentini
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Tasso ver.3.0 n.09
- luglio 2011 -
FISAC/CGIL ISP
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