In un periodo in cui del Capitalismo si vedono i mostruosi danni causati dal mettere al primo posto i soldi, invece degli esseri umani, può essere interessante, e anche divertente, rileggere le storie create da Carl Barks tantissimi anni fa. Le storie in cui la sua creatura, Uncle Scrooge (cioè Zio Paperone) è un avido e taccagno tycoon, con pochissimi scrupoli, il cui unico scopo è mettere da parte soldi su soldi, per giunta “fisici”, per poterci addirittura nuotare dentro. E non si trattava della bonaria versione di Paperone, rimbambinizzata in stile politically correct com’è stato fatto con praticamente tutti i personaggi Disney su carta compresi i “cattivi” (anche per banali motivi commerciali), che viene propinata ormai da tempo ai nostri pargoli. No, il Paperone di Barks fa parte della sua “satira sociale per bambini”, nella quale si trovava una critica spietata della società statunitense, capitalismo compreso. Per anni l’autore ha sferzato la società con le sue storie, in cui, per esempio, il vecchio papero viene costretto a regalare un occasionale bel Natale ai bambini poveri dei sobborghi di Paperopoli (Zio Paperone e il ventino fatale, del 1952) solo per poter riavere indietro i suoi dollari altrimenti perduti per sempre, o in cui manifesta chiaramente la sua totale avversione per il Natale e la sua (peraltro spesso ipocrita) bontà forzata (Paperino e il Natale sul Monte Orso, del 1947, nel quale lo Zio appare per la prima volta), in perfetta armonia con l’originario Scrooge letterario, da cui in origine prese nome e carattere. Barks era solito mettere alla berlina stereotipi, abitudini, ipocrisia, vizi del costume nazionale, come, per dirne una, la tradizione dello scoutismo, ridicolizzata fino all’estremo nelle avventure di Qui, Quo e Qua giovani marmotte. Di nuovo, difficilmente ne troverete traccia nelle più recenti storie (non di Barks, ovviamente) con le Giovani Marmotte, perfettine e tanto per bene. Ci sarebbe fin troppo da dire. Ma potete farvi un’idea più precisa su quell’anarcoide di Carl Barks tramite la biografia, pubblicata in Italia da ProGlo, Carl Barks – il signore di Paperopoli – Zio Paperone e la critica della modernità, di cui potete leggere gratis i primi capitoli facendo click qui. Le sue eccezionali storie (Barks è stato uno de Grandi Narratori del novecento), invece, sono state raccolte, tutte, nella serie La Grande Dinastia dei Paperi, distribuita a suo tempo col Corriere della Sera e ancora recuperabile tramite le fumetterie. Info: www.afnews.info
Gianfranco Goria
Per gentile concessione dall'agenzia quotidiana di notizie sul mondo del fumetto afnews.info
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