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La
mia India Quello che vi proponiamo è il diario di un viaggio a cavallo tra ricerca e solidarietà. Dopo Chatwin, la domanda che prima o poi si affaccia nella mente di ogni viaggiatore (non turista) è sempre la stessa: “Che ci faccio qui?” Poi seguono le altre: “Perché sono venuta da sola? Perché ci sono tornata un’altra volta in India, non mi era bastata la prima nemmeno sei mesi fa? Sono tornata per rivedere Kush, la giovane guida turistica che avevo conosciuto la scorsa estate? Sono tornata per punirmi? Per dimostrare qualcosa agli altri? Per dimostrare qualcosa a me stessa?” Queste almeno sono le domande che si è fatta Claudia quando è arrivata in India per fare un periodo di volontariato presso il centro di madre Teresa a Calcutta. Le risposte a volte sono dure. A volte non ti cambiano la vita, ma ti offrono prospettive che almeno un po’ la modificano. In questo diario (e nelle foto che lo accompagnano) trovate tutto questo: odori e colori, morte e rinascita, solidarietà. E persone, facce, impressioni, lavoro, motivazioni… L’inadeguatezza, o piuttosto la paura dell’inadeguatezza che un po’ per volta si trasforma in forza. E nella capacità di tornare a considerare “la bellezza che deriva dalla vita stessa e che i miei occhi non vedono, o forse non vedono più”. A noi il diario di Claudia è piaciuto molto. Se volete leggerlo anche voi lo trovate qui. Click qui per la versione completa sfogliabile in linea Claudia Stoppato [Per commenti all'articolo: tasso@fisac.net] |
Claudia Stoppato
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Tasso - ver.3.0 n.14 - novembre 2012 - FISAC/CGIL ISP Liguria Piemonte Val d'Aosta - archivio - credits |