CCNL: a giorni la piattaforma
Il 3 e 4 marzo si è svolta la Commissione Contrattuale della FISAC Nazionale per approfondire e sviluppare i contenuti della piattaforma che le organizzazioni sindacali stanno unitariamente predisponendo per il rinnovo del CCNL. Abbiamo così avuto modo di incontrare Costanza Vecera, componente della Segreteria Nazionale FISAC con delega alla contrattazione, e le abbiamo rivolto alcune domande.
Il Tasso: E’ vero che la redazione definitiva della piattaforma è imminente?
Costanza: Si. I temi sono stati tutti individuati e definiti nelle linee fondamentali. Una bozza unitaria molto avanzata sarà pronta nei prossimi giorni e la piattaforma verrà varata presumibilmente entro fine mese. L’obiettivo è di illustrarla e sottoporla a votazione nelle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori fra marzo ed aprile.
Il Tasso: Dalla riunione è emerso che la piattaforma sarà piuttosto articolata. Non dovevamo invece presentare un documento innovativo, ma soprattutto snello?
Costanza: E infatti la piattaforma avrà proprio queste caratteristiche. Si concentrerà su alcune tematiche fondamentali: Occupazione, Salario, Contrattazione di secondo livello e Nuovo modello di banca. Ovviamente ciascuno di questi temi è declinato e articolato al suo interno, ma la costruzione complessiva è orientata alla focalizzazione sulle priorità.
Il Tasso: Puoi dettagliarci alcune di queste priorità?
Costanza: La priorità è senza dubbio l’occupazione. Bisogna garantire che non vengano messi in discussione i posti di lavoro, mantenere i livelli occupazionali. E per tutelare l’occupazione nella nostra categoria è necessario mantenere le garanzie dell’Area contrattuale, respingendo i tentativi di ABI di frammentare la “filiera produttiva” (per esempio con le esternalizzazioni)e di mettere in discussione l’applicazione del Contratto del Credito a tutti i dipendenti bancari.
Altrettanto importante è il recupero del potere d’acquisto dei nostri salari. Oltre al rispetto degli impegni presi sull’inserimento della cosiddetta EDR in tabella, stiamo ragionando sulla quantificazione degli aumenti. I nostri calcoli per il recupero dell’inflazione dovrebbero portarci ad una richiesta di incremento salariale intorno al 6%.
Il Tasso: Si tratta di una richiesta economica consistente. La ritieni credibile mentre ABI dichiara di non poter sostenere nemmeno i costi del vecchio contratto?
Costanza: Si, la richiesta è significativa. Ma la ritengo non solo credibile, ma doverosa. Rappresenta il giusto riconoscimento dell’impegno e della professionalità profusi dai nostri colleghi ogni giorno nel far funzionare la banca ed offrire un servizio di qualità alla clientela.
Il Tasso: A questo proposito… La piattaforma farà riferimento a quale modello di servizio? Quale
banca abbiamo in mente?
Costanza: Nella premessa della piattaforma svilupperemo una riflessione dedicata ad un nuovo modello di banca. Il sistema bancario nel nostro Paese, pur avendo retto nella crisi, mostra oggi tutte le sue difficoltà, basti pensare al peso enorme delle sofferenze e alle gravi responsabilità del Management. Per questo pensiamo che l’attuale modello sia superato: noi abbiamo in mente una banca diversa. Il nostro è un modello che coniuga efficienza e redditività con la soddisfazione della clientela e, soprattutto, che valorizza il lavoro. Un modello che restituisce fiducia e credibilità al ruolo delle banche e riavvicina i loro obiettivi a quella che dovrebbe essere la vera “mission” del sistema creditizio: sostenere le famiglie e rilanciare il sistema produttivo italiano.
Non a caso la piattaforma verrà presentata all’opinione pubblica (che dovremo avere al nostro fianco in questo difficile percorso di rinnovo del contratto) all’insegna di una battaglia per un sistema bancario al servizio della ripresa del sistema paese.
Il Tasso: Il volantino dopo il primo incontro con ABI parla di distanze abissali. Sono davvero così lontane le posizioni?
Costanza: Le posizioni sono lontanissime. ABI pensa ancora una volta di risolvere i problemi del presente (crisi generale e scarsa redditività del settore) utilizzando ricette vecchie (taglio dei costi e riduzione dei diritti dei lavoratori) per di più spacciandole per risposte innovative al cambiamento. Noi ci opporremo fermamente a questo progetto e utilizzeremo tutti gli strumenti di mobilitazione necessari per rinnovare un contratto che abbia al centro la tutela del lavoro e dell’occupazione, l’affermazione della dignità dei colleghi e dei clienti e il giusto riconoscimento economico per tutti i lavoratori e le lavoratrici.
Intervista a cura della Redazione
mercoledì 5 marzo 2014 - Contrattazione -
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